Le rose selvagge
Antonio Anastasio
Le rose selvagge
Antonio Anastasio
Tu sai che le rose selvagge
le spettina solo il vento al mattino,
e certo che non sono sagge
quando scelgon di nascere invano.
Si donano al vento, si regalano al sole,
se le vedi per caso non avrai più parole.
Si donano al cielo, risplendono al sole
ma se tu le sorprendi hai trovato l’amore.
Se là in alto ci fosse una stella
per guidarci lungo il cammino,
una luce tra tutte più bella
che ci illumini fino al Destino,
taglierebbe la notte con procedere strano,
lasceremmo la casa, andremmo lontano.
Non saremmo più rose perdute,
fiamme rosse nel grande camino,
non saremmo leggende sapute
sulle labbra di un vecchio rabbino.
Coi petali al vento, unite o da sole,
se ci incontri per caso non avrai più parole.
Poi una sera appare la stella,
fece breccia nel cuore meschino,
ricordava la storia più bella
di un gran re che nasceva bambino.
Raccolte in un dono, tenute sul cuore,
ci condussero al luogo dove nasce l’Amore.
Quando giunsero i saggi alla meta
portaron regali al Re piccino,
poi incrociaron quegli occhi di seta
della Madre del nostro Destino.
Così fummo donate al Suo umile cuore,
le rose selvagge han trovato l’amore.
Siamo i sogni dell’uomo, le ferite del cuore,
noi vite selvagge siamo giunte all’Amore.