In fondo al mar
La sirenetta
In fondo al mar
La sirenetta
Le alghe del tuo vicino
ti sembran più verdi sai,
vorresti andar sulla terra,
non sai che gran sbaglio fai.
Se poi ti guardassi intorno,
vedresti che il nostro mar
è pieno di meraviglie,
che altro tu vuoi di più?
In fondo al mar, in fondo al mar,
tutto bagnato è molto meglio, credi a me.
Quelli lassù che sgobbano
sotto a quel sole svengono
mentre col nuoto ce la spassiamo in fondo al mar.
Quaggiù tutti sono allegri
guizzando di qua e di là,
invece là sulla terra
il pesce è triste assai:
rinchiuso in una boccia,
che brutto destino avrà:
se all’uomo verrà un po’ fame,
il pesce si papperà.
Oh, no! In fondo al mar, in fondo al mar
nessuno ci frigge o ci cucina in fricassea
e non si rischia di abboccar, no,
non c’è un amo in fondo al mar,
la vita è ricca di bollicine in fondo al mar,
(in fondo al mar).
In fondo al mar, (in fondo al mar).
Con questo ritmo la vita è sempre dolce così
(sempre così)
anche la razza ed il salmon,
sanno suonare con passion,
qui c’è la grinta e ogni concerto è un successon.
Il sarago suona il flauto,
la carpa l’arpa, la platessa il basso,
poi c’è la tromba del pesce rombo,
voilà, il luccio è il re nel blues.
La lancia con il nasello,
al violoncello con la sardina
all’ocarina e con l’orata
vedrai che coro si farà!
Sì, in fondo al mar (in fondo al mar),
in fondo al mar (in fondo al mar)
se la sardina fa una moina c’è da impazzir
(c’è da impazzir!).
Che c’è di bello poi lassù?
La nostra banda vale di più,
ogni mollusco sa improvvisare in fondo al mar,
ogni lumaca si fa un balletto in fondo al mar
e tutti quanti ci divertiamo
qui sotto l’acqua, in mezzo al fango,
ah, che fortuna vivere insieme in fondo al mar!