Il secchio, la corda, il pozzo
Emanuela Ricci
Il secchio, la corda, il pozzo
Emanuela Ricci
Secchio sono io, largo, bello e forte,
tengo un litro d’acqua o giù di lì.
Se non lo sapete, son famoso:
m’hanno anche fatto cavalier.
Quando è bruciato il campanile
c’ero anch’io coi pompier
ma non ho avuto niente paura,
sono un eroe per davver.
Ma il pozzo ha l’acqua,
il secchio la raccoglie,
la corda lo tira sempre più su.
E se mancasse corda,
secchio o pozzo
acqua non potresti avere tu.
Io mi chiamo corda, sono assai carina,
di canapa intrecciata, grossa e fina.
Io so fare tutto, ho anche lavorato
in un grande circo a Timbuctù:
che emozione star sotto i piedi
di un famoso equilibrista,
veder dall’alto tutta la pista
senza paura di cadere giù.
Ecco, mi presento: sono il pozzo,
largo e scavato in profondità.
Mi avrete già sentito nominare
perché sono ovunque una celebrità.
In un deserto tra sole e sabbia
dove c’è sempre una grande siccità
ho favorito l’acqua da bere
al leggendario Alì Babà.