La gilera
Claudio Chieffo
La gilera
Claudio Chieffo
Mi mangio sempre il latte con il pane
per risparmiare i soldi della Gilera
e lavoro, lavoro come un cane
e vado a letto subito la sera.
Sono il meglio apprendista tappezziere,
sono il meglio apprendista del paese,
anche perché ci sono solo io,
e poi risparmio molto nelle spese.
A Natale io mi compro la Gilera,
tutta bianca col manubrio americano,
che si sta così, guarda, si sta così,
e la sua bella marmitta che pare d’argento!
Risparmio quasi settemila al mese,
li metto nella giacca, quella nera,
però non ce l’ho detto nel paese
che mi voglio comperare la Gilera.
L’ho trovata, è usata me la compro,
l’ho trovata mi compro la Gilera:
quarantamila all’atto e dieci dopo
mi danno anche il pieno di miscela!
A Natale io mi compro la Gilera,
tutta bianca col manubrio americano,
che si sta così, guarda, si sta così,
e la sua bella marmitta che pare d’argento!
Erano nove mesi e dieci giorni
che mi avevo comperato la Gilera,
giravo su e giù per il paese,
ma c’era molta nebbia quella sera.
Mi salta fuori un vecchio col bastone,
oddio lo metto sotto il poveretto
allora do uno strappo alla Gilera
e mi infilo laggiù nel canaletto.
A Natale uscirò dall’ospedale,
tutto bianco con una bella ingessatura
che si sta così, guarda, si sta così
ma il più che mi dispiace è la Gilera.