Arrivederci Roma
P. Garinei – S. Giovannini – R. Rascel
Arrivederci Roma
P. Garinei – S. Giovannini – R. Rascel
T’invidio, turista che arrivi,
t’imbevi de fori e de scavi
poi tutto d’un colpo te trovi
fontana de Trevi ch’e tutta pe’ te!
Ce sta ‘na leggenda romana
legata a ‘sta vecchia fontana
per cui se ce butti un soldino
costringi er destino a fatte torna’.
E mentre er soldo bacia er fontanone
la tua canzone in fondo è questa qua:
Arrivederci, Roma, good bye, au revoir.
Si ritrova a pranzo a Squarciarelli
fettuccine e vino dei Castelli
come ai tempi belli che Pinelli immortalò!
Arrivederci, Roma, good bye, au revoir.
Si rivede a spasso in carozzella
e ripenza a quella “ciumachella”
ch’era tanto bella e che gli ha detto sempre no!
Stasera la vecchia fontana
racconta alla solita luna
la storia vicina e lontana
di quella inglesina col naso all’insù.
Io qui, proprio qui l’ho incontrata,
e qui, proprio qui l’ho baciata.
Lei qui con la voce smarrita
m’ha detto: «È finita, ritorno lassù!».
Ma prima di partire l’inglesina
buttò la monetina e sussurrò:
Arrivederci, Roma, good bye, au revoir.
Voglio ritornare in via Margutta,
voglio rivedere la soffitta
dove m’hai tenuta stretta stretta accanto a te!
Arrivederci, Roma, non so scordarti più.
Porto in Inghilterra i tuoi tramonti,
porto a Londra Trinità dei monti,
porto nel mio cuore i giuramenti e gli “I love you”.
Arrivederci, Roma, good bye, au revoir.
Mentre l’inglesina s’allontana
un ragazzinetto s’avvicina
va nella fontana pesca un soldo se ne va!