Bright young sun,

it looks like the morning’s come

and it’s all come so easy

like the heavens are wishing me well.

And those dawning eyes

brought forth my own sunrise,

well, it’s been a long time

since the beat of my heart was a friend.

Well, it’s been a long time

since I felt I was breathing again.

In you I’ve found my home from home,

I left all that I knew for a love that I know.

So fresh air, open ways,

mild nights, wild days,

wondering in wonder,

pondering what wandering we’ll do.

See, I don’t care about

what, when, or where

because I’m starting to realise

the question worth asking is «Who?».

Oh, I’m starting to realize

the question worth answering is «You».

In you I’ve found my home from home,

I left all that I knew for a love that I know.

And that grip you prized me from

I was already trying to lose

it was holding me to hold me back from

you. Ah...

I guess it’s funny, this two-fold irony,

I guess it’s funny, this two-fold irony,

greatest victory through my own defeat,

greatest victory through my own defeat.

Giovane sole splendente, sembra che il mattino stia arrivando, e tutto è accaduto così semplicemente che sembra che il cielo mi stia augurando ogni bene. 

L’albore di quegli occhi ha fatto sorgere il mio sole. Era da molto tempo che non sentivo il battito del mio cuore come amico, era da molto tempo che non sentivo di respirare di nuovo. 

In te io ho trovato la mia seconda casa, ho lasciato tutto ciò che conoscevo per un amore che conosco. 

Perciò aria fresca, strade da percorrere, notti miti, giorni in libertà, domandando meravigliato, pensando a quali saranno le nostre peregrinazioni. 

Suppongo non mi interessi più cosa, quando o dove, perché sto iniziando a capire che la domanda che vale la pena porsi è «Chi?»; e sto iniziando a capire che la risposta che vale la pena darsi è «Tu». 

E la presa da cui mi hai liberato, che stavo già cercan-do di allentare, mi stava trattenendo dal tornare da te. 

Immagino sia divertente, questa duplice ironia: la più grande vittoria passa attraverso la mia stessa sconfitta.