Bleu jeans
Franco126 - Calcutta
Bleu jeans
Franco126 - Calcutta
Vorrei essere in un altro tempo
in cui se sbagli riparti da capo,
ma il futuro che io avevo in mente
sembra già far parte del passato.
Le parole sono un mondo a parte
e non servono che a complicare,
che da solo mi sento di troppo
e il giorno passa senza salutare.
E non so come son finito qui,
è come fossi entrato già a metà del film,
io avevo addosso gli stessi blue jeans
e tu avevi in bocca le stesse bugie.
Quante volte ci abbiamo provato
dando voce anche al fiato sprecato,
e i ricordi già prendono il largo
verso un mare lontano da qui,
ma forse va bene così.
Oggi me ne sto da solo
e sto per conto mio,
forse era un po’ meglio prima,
ero un po’ meglio anch’io.
Vago in strade senza meta
come un senza Dio,
quel sorriso a mezza bocca
sapeva di addio.
Ma pensa te, è tutto qua?
Una réclame che vola via.
E questa pioggia si stancherà,
e il tempo corre sui fili del tram.
Siamo ombre tra le ombre ai piedi del tramonto,
orme tra le orme lungo un binario morto,
siamo onde tra le onde che fanno il mare mosso,
storie tra le storie, ma nessuno sta in ascolto.
E delle volte per vederci chiaro
serve stare al buio,
e per essere davvero sicuri
occorre avere un dubbio,
ed un fiore che si schiude al freddo
poi appassisce a luglio,
e quello che resta
sembra di cartapesta.
E non so come son finito qui,
è come fossi entrato già a metà del film,
io avevo addosso gli stessi blue jeans
e tu avevi in bocca le stesse bugie.
Quante volte ci abbiamo provato
dando voce anche al fiato sprecato,
e i ricordi già prendono il largo
verso un mare lontano da qui,
ma forse va bene così.
Oggi me ne sto da solo
e sto per conto mio,
forse era un po’ meglio prima,
ero un po’ meglio anch’io.
Vago in strade senza meta
come un senza Dio,
quel sorriso a mezza bocca
sapeva di addio.
Ma pensa te, è tutto qua?
Una réclame che vola via.
E questa pioggia si stancherà,
e il tempo corre sui fili del tram.