Guardia '82
Brunori Sas
Guardia '82
Brunori Sas
La spiaggia di Guardia rovente
era piena di gente;
si parlava di sport,
di Pertini e Bearzot.
Io ignaro di questo, ignaro di tutto,
fabbricavo castelli di sabbia
con paletta e secchiello
ed in testa un cappello.
E lei, stava senza mutande,
ma io non la guardavo neanche:
m’infilavo i braccioli e poi dritto nel mare,
non sapevo neanche cosa fosse l’amore.
Diec’anni più tardi la vidi,
vicino a un falò
e bruciava la carne
e bruciavano canne.
Io stavo seduto da solo
a suonar la chitarra,
a cantare canzoni,
a cercare attenzioni.
Ma lei non mi guardava neanche
ed io facevo finta di niente:
ingollavo Peroni e iniziavo ad urlare
delle pene che solo ti sa dare l’amore.
La la la...
Sulla spiaggia lattine anni Ottanta,
quando il mare s’incazza e riporta
ricordi che avevi
coperto di sabbia.
Palloni arancioni sgonfiati,
fare “ciao” ad un treno che passa
e guardare nel cielo
la scia di un aereo.
E lei, sempre senza mutande
ed io che non capivo neanche
e scavavo la sabbia cercando tesori
e vedevo la vita soltanto a colori.
La la la...
E poi, di colpo fra le sue braccia,
noi due, stretti sotto la doccia,
la paura e la voglia di fare l’amore.
Il 31 d’agosto
c’è una storia che nasce
e un’estate che muore. Eh...
La la la...