Lei, lui, Firenze
Brunori Sas
Lei, lui, Firenze
Brunori Sas
Pensi davvero che sia una buona idea
stare seduti in un bar fino alle nove di sera,
bere un altro bianco Sarti guardando la gente,
discutere di ferie e lavoro, fare finta di niente.
Parlar di Firenze, di come è invecchiata
dall’ultima volta che l’ho salutata.
Penso che sia una follia andare all’Ikea:
c’è sempre una gran confusione anche di sabato sera;
poi lo sai mi fa tristezza vedere la gente
che sogna di comprare tutto e si accontenta di niente.
Mi guardi e sorridi, non sono cambiato
dall’ultima volta che mi hai perdonato.
Eh, che cosa vuoi che ti dica?
Con te sto bene anche se ormai è finita;
e lo so che non basta un bicchiere
per sorridere e dimenticare
o le mie solite bugie,
le mie sciocche fantasie.
Ma stasera ho voglia di brindare
a un’altra storia d’amore
per noi che non ci amiamo più.
Pensi davvero che sia una splendida idea
andarcene al cinema Flora a vedere Fellini,
mangiare popcorn in platea come due ragazzini,
scambiarci commenti osceni, scandalizzare i vicini.
Che bella Firenze le sere d’estate:
le luci del centro, le nostre risate.
Beh, ma cosa vuoi che ti dica?
Ti voglio bene anche se ormai è finita
non sarà certo Mastroianni
a cancellare di colpo sei anni
e non sarà questa stupida sera
a cancellare una vita intera.
Ma stasera ho voglia di girare
ancora un altro finale
per noi che non ci amiamo più.