Così sbagliato
Le Vibrazioni
Così sbagliato
Le Vibrazioni
L’alba che scopre il mio viso,
sono sveglio e mi vesto nel posto
sbagliato, così sbagliato.
Scusa, mi sono distratto,
ti ho lasciato da sola al momento
sbagliato, forse ho sbagliato.
I taxi delle sei, panchine vuote
e la mia barba dentro le vetrine.
Ma tu che colpa hai se sono io
sbagliato, sbagliato, sbagliato?
Portami a casa, salvami ancora
da queste mani fredde e viola.
Riportami a casa perché ho paura di me,
tienimi stretto al buio e dimmi
che mi vuoi bene anche così,
mi vuoi bene anche così.
I miei castelli di carta,
i miei occhi da pugile al bordo
sbagliato, così sbagliato.
E la mia abilità di farmi male
quando mi sento figlio e sono un padre
e tu mi dici che non è così
sbagliato, sbagliato, sbagliato.
Portami a casa...
Sbagliato, sbagliato, sbagliato
nel mio vestito vuoto vicino a te
e tu mi raccogli comunque
in mezzo ai vetri e puoi farmi credere
che sia perfetto anche così,
che mi ami anche così
sbagliato.
Portami a casa...
E tu riportami a casa perché ho paura di me,
tienimi stretto al buio e dimmi
che mi vuoi bene anche così,
mi vuoi bene anche così,
così sbagliato.