Il comico (Sai che risate)
Cesare Cremonini
Il comico (Sai che risate)
Cesare Cremonini
Sono stato anche normale
in una vita precedente,
m’hanno chiesto: «Che sai fare?»,
«So far ridere la gente»,
e menomale che non ho fatto il militare,
sì, menomale, sai che risate?
C’è chi non conosce Dante,
chi c’ha tutto da imparare,
chi è felice quando piange,
chi si veste da soldato
a carnevale, io mi nascondo tra la gente,
sì, a carnevale non so che fare.
Tu, vestita da bambina,
prigioniera vuoi scappare
da una perfida regina,
così seria da star male;
non so dirti una parola,
non ho niente di speciale,
ma se ridi poi vuol dire
che una cosa la so fare:
se mi lancio in un’aiuola
casco e non mi faccio male.
E l’occhio ride ma ti piange il cuore,
sei così bella ma vorresti morire,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo una mattina
dal figlio di un pirata;
chissà perché ti sei svegliata.
Si rincorrono i ricordi
come cani in un cortile,
tu nemmeno te ne accorgi,
come un fesso vorrei farti
innamorare; no, ti prego, non andare,
se puoi rimani fino a domani.
Qui, vestita da bambina,
prigioniera vuoi scappare
da una perfida regina
col tuo principe immortale;
non so dirti una parola,
non ho niente di speciale,
ma se ridi poi vuol dire
che una cosa la so fare:
se mi lancio in un’aiuola
casco e non mi faccio.
E l’occhio ride ma ti piange il cuore,
sei così bella ma vorresti morire,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo una mattina
dal figlio di un pirata;
chissà perché ti sei svegliata.
Uh uh uh....
E il mondo ride se mi piange il cuore,
sei così bella ma vorresti sparire
in mezzo a tutte queste facce,
come se con te sparisse anche il dolore
senza lasciare tracce.
E l’occhio ride, ma ti piange il cuore,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo una mattina
dal figlio di un pirata;
chissà perché ti sei svegliata,
chissà perché ti sei svegliata.