Barbera e champagne
Giorgio Gaber
Barbera e champagne
Giorgio Gaber
Triste col suo bicchiere di barbera
senza l’amore a un tavolo di un bar,
il suo vicino è in abito da sera,
triste col suo bicchiere di champagne.
Son passate già quasi tre ore:
venga, che uniamo i tavoli, signor!
Voglio cantare e dimenticare
coi nostri vini il nostro triste amor.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, parapapa,
per colpa del tuo amor, parapapa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera,
col mio bicchiere di champagne.
Com’eran tristi e soli quella sera
senza le donne a un tavolo di un bar
Longo, Fanfani, Moro, e giù barbera,
Gianni Rivera, Mao, e giù champagne.
Guardi, stia attento, lei mi sta offendendo!
Uhelà, come ti scaldi, ma va’ là,
vieni, balliamo insieme questo tango
balliamo insieme per dimenticar.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, parapapa,
per colpa del tuo amor, parapapa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera,
col mio bicchiere di champagne.
Colpa di quel barista che è un cretino
ci hanno cacciato fuori anche dal bar
guarda, non lo sapevo, è già mattino,
si è fatto tardi, ormai bisogna andar.
Giusto, però vorrei vederla ancora,
io sono direttore all’Onestà,
molto piacere, vede, io per ora
sono disoccupato, ma chissà.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, parapapa,
per colpa del tuo amor, parapapa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera,
col mio bicchiere di champagne.