Quando sarò capace di amare
Giorgio Gaber
Quando sarò capace di amare
Giorgio Gaber
Quando sarò capace di amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l’amore con mia madre in sogno.
Quando sarò capace di amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.
Quando sarò capace di amare
vorrò una donna che ci sia davvero,
che non affolli la mia esistenza,
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.
Quando sarò capace di amare
vorrò una donna che non cambi mai,
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero,
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.
Quando sarò capace di amare
farò l’amore come mi viene,
senza la smania di dimostrare,
senza chiedere mai se siamo stati bene.
E nel silenzio delle notti,
con gli occhi stanchi e l’animo gioioso,
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.
Quando sarò capace di amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere.
Un amore senza sensi di colpa,
senza alcun rimorso,
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni,
senza altre strane deviazioni,
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare.