Le tasche piene di sassi
Jovanotti
Le tasche piene di sassi
Jovanotti
Volano le libellule
sopra gli stagni e le pozzanghere in città,
sembra che se ne freghino
della ricchezza che ora viene e dopo va,
prendimi, non mi concedere
nessuna replica alle tue fatalità,
eccomi, son tutto un fremito,
ehi.
Passano alcune musiche
ma quando passano la terra tremerà,
sembrano esplosioni inutili
ma in certi cuori qualche cosa resterà.
Non si sa come si creano
costellazioni di galassie e di energia.
Giocano a dadi gli uomini,
resta sul tavolo un avanzo di magia.
Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
e non so leggere, vienimi a prendere,
mi riconosci: ho le tasche piene di sassi.
Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti a scuola,
mi vien da piangere, arriva subito,
mi riconosci: ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.
Sbocciano, i fiori sbocciano
e danno tutto quel che hanno in libertà;
donano, non si interessano
di ricompense e tutto quello che verrà.
Mormora, la gente mormora,
falla tacere praticando l’allegria.
Giocano a dadi gli uomini,
resta sul tavolo un avanzo di magia.
Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
e non so leggere, vienimi a prendere
mi riconosci: ho un mantello fatto di stracci.
Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti a scuola,
mi vien da piangere, arriva subito,
mi riconosci: ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.
Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo,
vienimi a prendere, mi vien da piangere,
mi riconosci: ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.