Ragazzini per strada
Jovanotti
Ragazzini per strada
Jovanotti
Oggi è una bella giornata,
c’è un silenzio per strada,
è così strano, sembra quasi domenica.
Motorini truccati, mi ricordo le frasi
che dicevi: «Me ne vado in America».
C’è un semaforo rotto nella zona del porto,
per non starci a pensare
faccio quello che posso.
Mi rifugio in un bar con gli amici a parlare
di un altro Gran Premio buttato via.
E ci credo veramente:
non sarà così per sempre.
E tu come stai? E ti capita mai
di stare fermo senza respirare
per vedere com’è il mondo senza di te,
per sapere se esiste qualcuno
che ti viene a cercare
perché a te ci tiene,
per gridarti: «Io ti voglio bene»,
per gridarti: «Io ti voglio bene»?
Ragazzini per strada a giocare ai soldati,
a rubare i miliardi per comprarsi i gelati,
scavalcare le reti, ignorare i divieti,
inseguire Gesù con lo skate
per sfuggire dai preti.
E la sera che arriva a dividere
chi va a casa e chi resta a decidere
se dormire o volare su questo tratto di mare
che è più stretto del vicolo buio di casa tua.
E ci credo veramente:
non sarà così per sempre.
E tu come stai? E ti capita mai
di stare fermo senza respirare
per vedere com’è il mondo senza di te,
per sapere se esiste qualcuno
che ti viene a cercare
perché a te ci tiene,
per gridarti: «Io ti voglio bene»,
per gridarti: «Io ti voglio bene»?
Ragazzini per strada a giocarsi la vita
che quando sembra finita
magari è appena iniziata.
Oggi è una bella giornata.
Oggi è una bella giornata.
Oggi è una bella giornata,
ragazzini per strada.
Oggi è una bella giornata.
Oggi è una bella giornata.