La donna cannone
Francesco De Gregori
La donna cannone
Francesco De Gregori
Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno, giuro che lo farò,
e oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò;
quando la donna cannone d’oro e d’argento diventerà,
senza passare dalla stazione l’ultimo treno prenderà.
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
e dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come dici tu,
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più, na na na...
E senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via.
Così la donna cannone, quell’enorme mistero volò,
tutta sola verso un cielo nero s’incamminò,
tutti chiusero gli occhi nell’attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì.