Ridere
Pinguini Tattici Nucleari
Ridere
Pinguini Tattici Nucleari
Ed un po’ mi fa ridere
se penso che ora c’è lì un altro
che ti uccide i ragni al posto mio,
ma ci dovrò convivere,
maledetto cuore
che ti sciogli ogni volta che dico addio.
Mia mamma e la tua fanno
ancora zumba insieme
e a volte forse parlano un po’ male di noi.
Sai già come finisce,
che poi io mi emoziono
e invece tu ti annoi.
Però tu fammi una promessa,
che un giorno quando sarai persa
ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi,
alle giornate al mare, a tutte le mie pare,
alle cucine che non abbiam potuto comprare,
alle mie guerre perse, alle tue paci finte,
a tutte le carezze che forse erano spinte.
Giuro che un po’ mi fa ridere.
E ti cantavo Fix You
per farti dormire quando il mondo
ti teneva sveglia.
Ed ora sono solo un tizio
che se lo incontri dalla strada
gli fai un cenno di saluto e via.
E non ho voglia di cambiarmi,
uscire a socializzare
per stasera voglio essere
una nave in fondo al mare.
Sei stata come Tiger,
non mi mancava niente
e poi dentro m’hai distrutto
perché mi sono accorto che mi mancava tutto.
Però tu fammi una promessa
che un giorno quando sarai persa
ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi,
alle giornate al mare, a tutte le mie pare
alle cucine che non abbiamo potuto compare,
lo shampoo all’albicocca, i tuoi capelli in bocca,
alla tua testa dura, all’ansia e alla paura,
Giuro che un po’ mi fa ridere.
Però tu fammi una promessa,
che un giorno quando sarai vecchia
racconterai a qualcuno cosa siamo stati noi,
le cene da tua mamma, la nostra prima canna
la carbonara a Londra
quando ci han messo la panna,
i tuoi occhi, i tuoi nei che non sono più i miei
ma alla fine ti giuro che lo rifarei.