Verdura
Pinguini Tattici Nucleari
Verdura
Pinguini Tattici Nucleari
Ma chi l’avrebbe mai detto
che mi sarei trovato qua,
prima di andare a letto
in questa stupida grandissima città
a pensare che forse
la tua assenza mi dà conforto
più della presenza
del resto del mondo.
Ed ho cercato il sonno
sul fondo di una moka,
siamo pinguini
che non san scappare dalla foca,
vorrei nuotare ma tu hai prosciugato i mari,
vorrei volare via ma tu m’hai tagliato le ali.
I sorrisi migliori
li hai dati a degli stronzi,
avevi Ricky Cunningham
ma hai preferito Fonzie,
ma alla fine va bene, alla fine vai scialla,
si sopravvive a tutto ascoltando Lucio Dalla.
Siamo la fine del mondo
di domenica mattina,
siamo una cena a lume di candela
fra due taniche di benzina.
Da quando sei partita
io non ho più paura
e riesco a ridere pure
quando mangio la verdura.
Ma chi l’avrebbe mai detto
che sarebbe finita così,
sono sopra il mio letto
con le tue ossa che hai dimenticato qui.
Faccio uno scaccia pensieri
e sulla porta lo metterò,
mi avvertirà quando il ricordo che ho di te
cerca di entrare ed io non aprirò.
E gli occhi sono stanchi,
Netflix non lo rinnovo,
ti cerco dentro Google Maps
poi vedo se ti trovo,
una parola è troppa,
due invece sono poche,
e allora in bocca al lupo
principessa Mononoke.
Perché non ho più voglia delle canzoni tristi
che son come caramelle date dai dentisti,
eravamo benzina, una vita tranquilla,
e poi ti ho incontrata ed è scoppiata la scintilla.
Siamo la fine del mondo...
(Che cosa siamo noi?)
Siamo la fine del mondo
di domenica mattina,
siamo una cena a lume di candela
fra due taniche di benzina.
Da quando sei partita
io non ho più paura
e riesco a ridere pure
quando mangio la verdura.